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L’“efficientamento” energetico di un edificio consiste in uno o più interventi idonei a ridurre il fabbisogno energetico, il contenimento dei consumi e la riduzione delle emissioni di gas serra, grazie anche all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ed in ultimo, ma tutt’altro che marginale, ad un risparmio sulla bolletta energetica.
L’intervento può comprendere l'intero involucro dell’edificio (pareti esterne, solai, copertura, finestre), o parte di esso e l’impianto termico.
Le fasi, sostanzialmente sono tre: la diagnosi energetica, la progettazione, la realizzazione dell’opera. Vediamo in dettaglio come si sviluppano.
1. Diagnosi energetica
La fase necessaria per verificare lo stato “energetico” dell’edificio è la diagnosi energetica, strumento più idoneo alla valutazione di interventi atti a trasformare l’edificio da energivoro (consumi elevati e scarso comfort climatico) ad uno con consumi contenuti ed un elevato comfort climatico. La definizione di diagnosi energeticaè data dal Decreto legge 102/2014: “la diagnosi energetica è uno degli strumenti fondamentali per avviare un percorso sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, che possa condurre ad una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni”.)
Essa consiste in:
- raccolta di dati storici sui consumi di combustibili ed altre forme energetiche e dei dati economici;
- sopralluogo e rilievo dell’edificio (compreso l’impianto termico), analisi termografica;
- analisi dei dati raccolti e degli elementi dell’edificio con specifico software simulatore;
- Individuazione degli interventi e delle criticità;
- Sostenibilità dell’intervento e costi, tempo di recupero della spesa, opportunità che potrebbero rendere ancora più conveniente l’intervento.
2. Progettazione dell’intervento
La diagnosi energetica ci permettere di acquisire le giuste informazioni su cui basare la progettazione dell’intervento. Le modalità su come progettarlo ed i requisiti minimi da rispettare, sono dati dalle norme tecniche e di legge che prevedono livelli minimi di efficienza, di rendimenti, impatto ambientale, utilizzo di materiali con determinate caratteristiche (requisiti CAM), generatore con alto rendimento ed efficienza, regolazione climatica evoluta, quote minime di energia da produrre da fonti rinnovabili come solare termico, solare fotovoltaico, pompe di calore.
3. Realizzazione dell'opera
Lo scopo che ci prefissiamo, come più volte affermato, è il contenimento dei consumi garantendo un livello di comfort climatico ottimale, per cui è opportuno progettare ed eseguire gli interventi nell’ordine:
- Riduzione delle dispersioni termiche mediante la posa di“cappotto termico”, intervento che garantisce il miglior risultato, nonchè il più diffuso e di facile realizzazione (corregge i ponti termici eliminando il rischio di muffe). A tal proposito si possono valutare diverse soluzioni che vanno dall’utilizzo di materiali “tradizionali” all’impiego delle moderne nanotecnologie che sono più performanti e moderne.
- Sostituzione degli infissi se obsoleti o comunque non efficienti con altri aventi telai a bassa trasmittanze tipo metallo a taglio termico, PVC, legno e vetri anch’essi a bassa trasmittanza e bassoemissivi (doppio vetro e triplo vetro);
- L’intervento sull’impianto termico potrebbe essere totale o parziale, a seconda dell’impianto presente e dal grado di efficienza. Oggi si va incontro a stagioni estive sempre più calde e sarebbe opportuno prevedere un impianto che possa essere impiegato sia per la stagione invernale che quella estiva. Pertanto ipotizzare un nuovo generatore a pompa di calore elettrico reversibile (caldo/freddo) sarebbe l’ideale.
Nel caso l’intervento sia limitato al solo impianto termico (escludento l'involucro), è chiaro che non si può parlare di riduzione del fabbisogno energetico, la potenza termica resterebbe invariata, ma un generatore di ultima generazione ed una termoregolazione evoluta, comporterebbero comunque una riduzione dei consumi e dell’emissioni, dovuta, appunto, ad un maggiore rendimento dell’impianto.
Su tutti gli interventiipotizzati è possibile usufruire degl’incentivi previsti dallo stato, come il “Conto Termico” per la sola sostituzione del generatore, o la detrazione fiscale“Ecobonus” che varia dal 50% al 65% della spesa sostenuta (l’aliquota dipende dalla tipologia d’intervento), incentivo utilizzabile per tutti gli interventi di efficientamento energetico e ristrutturazione edilizia. La detrazione fiscale consiste nel recupero in detrazione IRPEF di parte della spesa sostenuta in dieci rate annuali di pari importo. Gli incentivi statali contribuiscono a ridurre il tempo di recupero dell’investimento effettuato.
Per i condomini lo schema resta sostanzialmente uguale, mentre la detrazione fiscale “Ecobonus” per gli interventi sulle parti comuni passa al 70 % e 75%, il recupero avviene con le stesse modalità che per le singole unità immobiliari.
Servizi professionali offerti:
- Diagnosi energetiche;
- Progettazione e/o direzione lavori relativi ad interventi di efficientamento energetico;
- Titolo edilizio se necessario;
- Relazione tecnica Dl 192/2005 (ex Legge 10/1991) completa degli allegati obbligatori;
- AQE (Attestato di qualificazione energetica) solitamente da inserire nella fine lavori;
- APE (Attestato di prestazione energetica) obbligatorio per gli interventi di efficientamento energetico.
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CEE geom. Pio Caracciolo
Certificatore Energetico Edifici (DPR 75/2013) Consulenze Energetiche e progettazioni
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